Il mistero della muscolatura scomparsa

Muscoletti vaginaliDa quel che ci risulta nell'occidente cristiano l'esistenza dei muscoli vaginali fu registrata soltanto a partire dal 1900; ne abbiamo trovato traccia in qualche scritto pornografico e nell'autobiografia di una prostituta (Nell Kimball "Memorie di una maitresse americana" trad. B. Fonzi, Ed. Adelphi).
Solo negli anni '30 il dottor Kegel iniziò a studiare scientificamente l'argomento. Recentemente altre due ricercatrici se ne sono occupate: la danese Helle Gotved e l'israeliana Reouma Choen.
È incredibile che in tante pagine di letteratura pornografica e medica l'esistenza di questa muscolatura non sia stata menzionata. In effetti l'attività sessuale è sempre stata raccontata come se la si osservasse in lontananza. Non ci si è mai addentrati nella descrizione minuta di ciò che avviene tra due corpi che si uniscono. E pare proprio che solo in questo secolo ci si sia spinti a guardare da vicino una delle nostre attività più importanti e più piacevoli.
Quest'autocensura è una peculiarità della cultura cristiana e di poche altre culture primitive rigidamente patriarcali. Infatti gli arabi, gli indiani e i cinesi, come i selvaggi delle isole dell'Oceania avevano già secoli fa sviluppato un eccellente livello di osservazione sull'anatomia e le modalità del piacere sessuale. Certamente non osservarono tutto ma almeno non avevano le fette di formaggio sugli occhi. E in effetti non accorgersi dei muscoli vaginali e delle loro fantastiche possibilità è veramente un buco culturale di proporzioni galattiche. Ecco come Helle Gotved descrive questi muscoli:
"La muscolatura del fondo delle pelvi ha più di uno scopo. I muscoli devono cooperare nel sostenere gli organi interni e hanno una funzione importante durante il coito. Il problema è che molte donne non conoscono questi muscoli. Questo avviene per cause ben determinate. Non ne abbiamo imparato nulla, sia perché sono muscoli invisibili, sia perché tutta la zona è tabù e durante l'infanzia viene fatto divieto di toccarsi lì. I muscoli del fondo della pelvi non sono guardati come una parte normale dell'apparato di movimento. Il loro allenamento non fa parte dell'insegnamento della ginnastica. Non se ne parla fino alla preparazione al parto, cioè un po' tardi. Invece bisognerebbe che se ne parlasse nei corsi di educazione sessuale e preparazione alla vita coniugale, così che la donna non inizi impreparata la convivenza e poi si senta delusa e per giunta definita fredda oppure frigida.
Quando una donna non ha il senso della propria muscolatura pelvica, quando non sa com'è fatta, non conosce la funzione dei muscoli e non sa usarli, allora può anche perdere la possibilità di avere l'orgasmo, il che può peggiorare il suo matrimonio o addirittura rovinarlo. Un rapporto sessuale non è sempre tanto facile.
"Sei innamorata coll'anima - lo fai con il corpo". La prima cosa non è difficile, la seconda invece può essere problematica ed allora è molto importante che la donna sappia di più di sé stessa. Ci vuole sia esercizio che maturazione prima che il coito possa diventare assolutamente ben riuscito. Molto dipende dallo stato della muscolatura pelvica, è un pezzo del mosaico, un particolare nell'insieme dell'essere umano. È necessario che si possa tendere o rilassare questi muscoli coscientemente."
C'è da chiedersi come mai quasi tutte le donne non si accorgano dell'esistenza di questi muscoli e della possibilità di usarli. Eppure tutte le donne li usano senza farci caso. Per fare la pipì bisogna ad esempio rilassare il muscolo pubococcigeo, per trattenere l'orina contraiamo lo stesso muscolo (questo vale sia per gli uomini che per le donne).
Il primo passo per individuare questo gruppo di muscoli è notare cosa si fa quando si blocca il flusso dell'orina. Ugualmente si muovono involontariamente questi muscoli (almeno un poco) durante l'orgasmo. Infatti il climax è accompagnato da contrazioni interne in tutta la vagina, che avvengono in modo diverso se l'orgasmo è vaginale o clitorideo .
Se questi movimenti non vengono sentiti è perché non abbiamo la cultura dell'osservazione di noi stessi. Tutto il modo di pensare, tutto il nostro schema di valori è puntato verso l'esterno... Del dentro di sé ci si occupa pochissimo. C'è poi un'aggravante dovuta alla natura sessuale di questi muscoli e alla concreta difficoltà di vedere come essi sono.

"Il germe del problema del coito sta forse nel fatto che: "La spada è visibile, il fodero è nascosto". Per l'uomo è sempre stato ovvio che cosa dovesse fare per venire, per la donna invece no. L'attrezzatura dell'uomo è visibile, la donna non conosce la sua. Il "polsino" che lei deve stringere non l'ha mai visto e forse non ne ha mai sentito parlare. Dobbiamo tornare all'educazione. C'è una discriminazione evidente nel modo di educare maschi e femmine al rapporto con il loro sesso. La famosa "piccola differenza" sta nella spada visibile e il fodero nascosto ma la discriminazione sta nel fatto che il ragazzo ha il permesso di toccare il pene, è costretto a farlo quando impara a dirigerlo facendo pipì. Lo conosce, ne è fiero. La ragazza invece non ha mai visto quello che deve attorniare il pene e se lei, curiosa, esplora i suoi organi genitali, in molti casi le viene detto: "via le mani!".

Un pregiudizio di vergogna viene associato a tutta la regione e la ragazza è trascurata come essere sessuale. Forse troverà di nascosto la sua clitoride ma nessuno le spiega che sensazioni miracolose lei può provare più in fondo, nella vagina, ad esempio quando si arrampica alla corda nella palestra.
Quindi, primo: l'informazione, poi il senso del corpo. L'educazione al rilassamento, l'esercizio e l'insegnamento del movimento fanno parte di quello che si può fare nel tentativo di risolvere i problemi sessuali. L'unica persona in grado di aiutare la natura a ridare alla vagina il giusto tono muscolare è proprio la donna."

 

Additional information

Questo sito utilizza cookie di profilazione per inviare messaggi pubblicitari mirati. Il sito utilizza anche cookie di terze parti a fini statistici. Se accedi a qualunque elemento sopra questo banner acconsenti all'uso dei cookie. Per capire meglio l'uso che facciamo dei cookie leggi la nostra Privacy Policy.

Accetto i cookie di questo sito

EU Cookie Directive Plugin Information