Le sue zone erogene

La donna è tutta una grande zona erogena. Tutto il suo corpo è cosparso da tantissimi ricettori del piacere. Sono migliaia. Anche l'uomo è così ma la donna di più. E poi lei ce li ha più belli: rosa. Ma anche neri, gialli, rossi e ocra. Non siamo razzisti. Le donne ci piacciono di tutti i colori.

Bianco: dette anche zone di parcheggio. Non c'è gusto, non c'è senso del peccato.
Celeste: inizio eccitazione. Se si fa toccare forse ci sta.
Rosa: area di divagazione. Non passare subito alle zone rosse. Aspetta. Falla scaldare. Qui le piace pazzescamente.
Verde: si inizia a sentire qualche cosa. Primi brusii interessanti.
Arancione: si sentono i brividini. La trama s'infittisce. Ormai è quasi tua.
Rosso: Urka! Ci sei; è infuocata. Praticamente sei partito. Ora devi solamente evitare errori che causino una brusca frenata. Auguri.

Siamo tutti fratelli e sorelle e i nostri avi erano tutti negri. Perché essere razzisti? Perché rinunciare ad amarsi con milioni di donne morbidissime solo perché hanno un altro colore? Occupiamoci invece delle loro zone erogene che sono miliardi.
Come vedremo meglio nel capitolo sulla delizia del massaggio sessuale, ogni contatto che sia lento e gentile può essere gradevole. Le dita delle mani e quelle dei piedi, se accarezzate o succhiate, possono dare dei livelli di godimento selvaggio che uno annaspa e gli sembra di svenire e si sente buono dentro e non gli sembra più che il mondo è stato creato apposta per fargli un dispetto personale a lui.
Anche le caviglie sono un luogo sottovalutato ma sensibilissimo alle carezze. Per non parlare poi dei polsi e dell'incavo del gomito. Non buttatevi subito sulle cosce. Prendete tempo. Non dovete espugnarla al primo assalto come una fortezza.
La donna non è una scatoletta di tonno da aprire velocemente per divorare il contenuto.
E non si tratta di "cincischiare coi preliminari." Si tratta di aprire un nuovo livello di godimento, facendo sprizzare il piacere da ogni centimetro di pelle, accarezzando, toccando, frizionando, baciando e succhiando minuziosamente la fanciulla, dimenticandosi totalmente che ella abbia seni, cosce e una divina inflorescenza nascosta. Solo quando il desiderio dentro di te e dentro di lei sarà un incendio, solo quando sentirai ventate di energia cosmica scorrere tra i vostri corpi, solo allora, lentamente, molto lentamente inizierai a baciarle il collo e le orecchie.
E poi le toccherai i seni e le natiche. E solo allora si inizierà a parlare di sesso. Ma ci vuole tempo. È il tempo che è erogeno. Se devi scappare, se non hai un minuto da perdere, non ti serve di sapere niente delle zone erogene. Non sapresti che fartene.

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