Lei era talmente bella che il mio sesso svenne

Scultura IndonesiaEro steso sul letto. Sopra di me la ragazza stava chinata. Mi baciava proprio lì. Ma non era per niente una bella situazione. Ero disperato. Più lei mi faceva cose pazzesche e più mi veniva da piangere. Il mio sesso era inerte.
Continuavo a pregare che acquistasse consistenza, che si riprendesse. Tentavo di "fare il muscolo" e di tendermi... Che poi non si può fare il muscolo lì. La cosa più virile che abbiamo è completamente sprovvista di muscolatura.
In realtà contraevo i muscoli intorno al pube e impedivo l'afflusso di sangue e ottenevo l'effetto contrario. Cercavo di concentrarmi su di lei, su quello che mi stava facendo ma vedevo solo l'orrore della mia mosciaggine svenevole. Sentivo fisicamente la vergogna di non riuscire a farcela. Lei era di una bellezza imbarazzante e io la desideravo bestialmente.
Poi finalmente l'essere più stupido della galassia si svegliò e acquistò una certa rigidità. Sentii un languore di ottimismo farsi avanti timidamente. Sarei tornato a essere la belva sessuale di un tempo. Tendevo i sensi per cogliere la sensazione di tensione che provocata da un'erezione completa.
Cercai di rilassarmi, sapevo che continuando a pensarci avrei mandato tutto alla malora. Finalmente il misterioso alzabandiera raggiunse il suo apice. Le appoggiai la mano sulla spalla per segnalarle di spostarsi dal mio sesso, lei si sdraiò e io penetrai rapidamente dentro di lei.
Lei mi abbracciò, io ritrassi il pene e poi lo affondai di nuovo. Iniziai a sperare. I miei movimenti erano impacciati, fuori ritmo, ma lo sentivo in ottima forma. Scivolai di nuovo dentro di lei. Era umida. Mi desiderava. Improvvisamente il mio pene perse di nuovo consistenza. Lo sentivo sgonfiarsi come un palloncino bucato. Lentamente.
Cercai di tenerlo su contraendomi e accelerando il ritmo stantuffatorio. Pregai che lei iniziasse subito a venire e che finisse prima del mio crollo irrefrenabile. Lei cercò di assecondare il mio ritmo più veloce... Forse si stava accorgendo della mia evaporazione erettile. Era come arrampicarsi su una montagna di ghiaccio artigliandola con le unghie. Impossibile. Crollai fuori di lei, abbandonandomi affranto sulle lenzuola scomposte. Lei mi fece una carezza e mi disse qualche cosa di dolce. Era gentile con me.
Di sicuro sarebbe stato peggio se fosse scoppiata a ridere prendendo il mio sesso morto tra la punta dell'indice e quella del pollice dicendo: «Questo è bucato! Compratene un altro!» Cavolo! Ci sarei restato veramente male. Avrei preso a testate il muro per vedere quanto ci mettevo a fratturarmi l'osso della fronte. Invece fu molto gentile. Ma questo non diminuì la mia angoscia.
Avrei voluto che sparisse. Desiderai di non averci mai provato con lei. Era troppo bella. Aveva la pelle troppo liscia. Mi piaceva a un livello da delirio tremens. Con le ragazze che non mi piacevano ogni tanto ci riuscivo. Ma con quelle così, con quell'aria un po' aristocratica, facevo fiasco. Era da un anno che andavo avanti a suon di naufragi. E dopo il primo insuccesso con una ragazza non avevo più il coraggio di farmi rivedere. Cercavo di dimenticare l'esperienza ma in un angolo del mio cervello c'era una vocina che continuava a urlare ferocemente: «Rizzati! Rizzati! Rizzati!»

Essere impotente a 24 anni è una cosa che ti mette di cattivo umore. Anche a 34 comunque

Ormai ogni volta che pensavo di fare l'amore entravo in agitazione. E ogni volta che ci provavo peggioravo. Ero su una discesa ripidissima. Stavo rotolando sempre più giù. Un giorno mi guardai allo specchio e mi dissi: «Vecchio mio sei impotente.» Avevo 24 anni.
Nella hit parade dei disastri sessuali che possono succedere a un maschio l'impotenza sta al primo posto. È la più temuta malattia che ti possa capitare. Pare che nei paesi industrializzati ne soffra almeno il 20% degli uomini. Di questi la metà non riesce mai ad avere un rapporto sessuale, gli altri ci riescono solo raramente. Tra questi milioni di uomini solo pochissimi sono incapaci di avere un'erezione a causa di malattie gravi, postumi di operazioni chirurgiche o incidenti che hanno leso l'apparato sessuale.
La stragrande maggioranza degli impotenti hanno normali erezioni. Quando non ci sono donne nude nei paraggi. Non c'è in loro nessun organo malato.Anche coloro che perdono la capacità di erezione con l'età vanno annoverati in questa categoria.
Infatti, se è vero che con gli anni il numero di rapporti sessuali mensili tende a diminuire è anche vero che non esiste un termine alla potenza sessuale e che anche un centenario, in buona salute, può avere una vita sessuale soddisfacente. Se rinuncia del tutto al sesso lo fa per motivi psicologici.
In effetti si dice che il 20% dei maschi soffra di impotenza ma in queste medie non si contano gli uomini con più di settanta anni. Se lo si facesse la percentuale salirebbe. Il fatto che così tanti maschi non riescano a essere sessualmente attivi mostra quanto l'uomo viva male il tipo di sessualità che secoli di consuetudini ci hanno tramandato. Nella quasi totalità dei casi l'impotenza psicologica contraddistinta dal fatto che si hanno delle erezioni fisiologiche (durante il sonno ad esempio), in molti casi poi c'è erezione e capacità di eiaculare durante la masturbazione solitaria.    
L'impotenza si ha solo nel rapporto sessuale, oppure c'è un'erezione all'inizio e il crollo si manifesta solo in un secondo momento. Alcuni poi sono incapaci solo se tentano la penetrazione, mentre riescono ad avere rapporti sessuali normali se vengono accarezzati o baciati.

Additional information

Questo sito utilizza cookie di profilazione per inviare messaggi pubblicitari mirati. Il sito utilizza anche cookie di terze parti a fini statistici. Se accedi a qualunque elemento sopra questo banner acconsenti all'uso dei cookie. Per capire meglio l'uso che facciamo dei cookie leggi la nostra Privacy Policy.

Accetto i cookie di questo sito

EU Cookie Directive Plugin Information