L'orgasmo di valle: come arrivare in paradiso

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...Il mio amore
si nutre del tuo amore, amata,
e finché tu vivrai
starà tra le tue braccia,
senza uscire dalle mie.
(Pablo Neruda)

In realtà non c'è niente che sia necessario fare per arrivare all'orgasmo di valle. L'unica difficoltà è che non bisogna fare proprio niente. Generalmente quando si fa l'amore si è tesi, spesso il viso è serio, a volte addirittura drammatico (avete tutti presente il fascino delle lolite imbronciate). Siamo preoccupati, vogliamo fare bella figura e non sappiamo come andrà a finire.

Ecco, la difficoltà è proprio questa: non bisogna preoccuparsi neppure che il pene sia in erezione. È sufficiente che stia dentro di lei. Non è necessario neppure muoversi: il semplice contatto intimo è sufficiente. Bisogna stare con i muscoli di tutto il corpo abbandonati, l'uomo non deve tentare di sostenere l'erezione in nessuno modo; nono deve contrarre i muscoli pelvici. Invece la donna, se vuole, può muovere la passera dentro.

Potete anche stare immobili ma se volete muovervi dovete farlo al rallentatore. In sostanza dovete fare l'amore come i bradipi: molto, molto pigramente.
Infine, rilassa profondamente il respiro, lascialo andare, non trattenerlo, non bloccarlo. Riempi profondamente i polmoni e svuotali fino in fondo. Generalmente si respira male; non riempiendo o non svuotando fino in fondo i polmoni Poi si fa l'errore di far l'amore accelerando i respiro. Si pensa che respirare in modo affannato sia sintomo di desiderio e sia eccitante. Niente di più sbagliato. Più il respiro è corto e veloce e meno si prova piacere; più il respiro è profondo, più ossigeno arriva al sangue e più il rilassamento (e quindi il piacere) sono profondi.
L'ossigeno ha un effetto meraviglioso sul nostro corpo. Come dice Lozen tutti sanno che chi non respira è morto, pochi hanno capito che più si respira e più si è vivi. L'ossigeno è fantastico perché ha un effetto inebriante come l'alcol ma non ha nessuna contro indicazione. A volte se respiri profondamente ti gira addirittura la testa, proprio come se fossi ubriaco. Ma non ti preoccupare: rilassati e tutto passerà. L'aria non può farti male, non è possibile fare indigestione di aria. Più la respiri e meglio è. Se poi respirando non tieni contratti i muscoli della pancia a lasci che le viscere si muovano sospinte dal movimento del respiro, aiuterai i muscoli delle pelvi a rilassarsi, il sangue circolerà meglio ossigenando i tuoi recettori del piacere che aumenteranno la loro sensibilità.
Questo è tutto: fare entrare lui dentro di lei, non fare niente; non muoversi velocemente; non bloccare il respiro, ascoltare il piacer di stare allacciati per trentacinque minuti, il resto viene da sé.

In effetti valeva la pena di provare il sesso tantrico anche se fosse stato necessario copulare nudi in bicicletta sulla tangenziale di Milano. Ma visto che non c'è niente di così difficile da fare, perché non provare? Sostanzialmente si tratta di cambiare atteggiamento.
L'amore tantrico non si fa, bisogna lasciare che accada da solo.

Questo è il punto difficile; siamo troppo abituati a fare tutto per uno scopo, aspettare ansiosamente il risultato, spiare il nostro piacere senza lasciare che il cervello smetta di controllare e giudicare tutto. Ovviamente se invece di ascoltare le sensazioni semplici, il profumo, il calore, la morbidezza della pelle, i lineamenti del tuo amore; stai lì a spiare le sensazioni del tuo ombelico aspettando il miracolo, non succederà niente perché la tua bramosia e la tua ansia mantengono la tua mente sotto sforzo e impediscono al tuo inconscio di ascoltare le vibrazioni del tuo partner e di sintonizzarsi.
Non è un cosa che puoi fare se sei bravo, se hai buona volontà o se ce la metti tutta. È come ridere o ballare: devi lasciare che succeda. Se mentre balli vuoi decidere i tuoi movimenti non riesci a ballare bene. Sei legnoso. Solo se ti abbandoni al ritmo della danza il tuo ritmo diventa sublime.

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